A breve festeggeremo la fine di un altro anno che ha portato tanto dolore e difficoltà, in varie forme, nella vita di molte persone, compresa la mia.
Vorrei quindi approfittane per portarti in dono alcuni pensieri e riflessioni che mi hanno aiutato ad affrontare meglio i momenti più duri: infatti, non potendo farti un regalo “materiale” per Natale o per il nuovo anno, scelgo come sempre di “seminare e disseminare” parole espresse nelle tre forme d’arte a me più care: la poesia, la musica e la scrittura.
Manciate di parole da leggere o ascoltare nei momenti di sconforto, solitudine, confusione, preoccupazione, incertezza, paura o dolore, per farsi un po' coccolare.

Parole per tornare a far vibrare le corde della nostra Anima, quando fatichiamo a metterci in contatto con la sua voce.
Parole per fermarsi a riflettere, in questi giorni di corse frenetiche.
Parole per curarsi, in questi tempi malati.
Parole per ricordarsi che ciò che conta è l’Amore e che è proprio l’Amore a curare il dolore.
Parole che a volte ci giungono all'improvviso, inaspettatamente, come se qualcuno ci avesse ascoltato, portandoci magicamente in dono “una canzone, un raggio di sole o la frase di un libro”, come scrive Monica Grando:
Sì è capitato anche a me e come a me a tanti di noi.
È accaduto qualcosa, abbiamo iniziato a stare male o abbiamo perso un amore oppure il lavoro o semplicemente la voglia di vivere.
È accaduto che ci siamo sentiti soli, confusi, spaesati ed impauriti.
Sì è successo che tutto quello che sembrava avere un senso all'improvviso non lo avesse più.
I vecchi amici, il vecchio lavoro, gli interessi, le credenze.
Tutto sembrava così lontano da noi.
E abbiamo avuto paura. Ci siamo chiesti cosa ci stesse accadendo. E il perché di tutto quel dolore.
E poi in mezzo alla tempesta, alle lacrime e alla tristezza ci siamo chiesti: chi sono io?
E la testa vagava per cercare risposte che non arrivavano. E allora ancora più smarrimento e confusione e paura.
E lì abbiamo iniziato a pregare. Ad invocare che qualcosa ci potesse aiutare.
Abbiamo pianto e pregato. Pregato e pianto. E qualcuno deve averci ascoltato.
Perché ci ha portato una canzone, un raggio di sole o la frase di un libro.
E in quella piccola ed insignificante cosa abbiamo iniziato a scoprire il significato di tutto.
Perfino del nostro dolore.
E allora l’universo ha iniziato a parlarci attraverso segnali che erano sempre stati lì ma che noi non avevamo mai visto.
Ed in mezzo al nostro inferno abbiamo trovato la bellezza del nostro essere umani e vulnerabili. Abbiam percepito la fragilità e la potenza del nostro essere umani.
Abbiamo imparato una forza che non pensavamo possibile.
E la vita ci ha sorriso. Ma di un sorriso vero, che sgorga dalle profondità dell’essere.
E tutto ha preso un senso.
Il nostro dolore.
Il nostro essere qui.
La nostra fede.
Sì. È capitato anche a me. E come a me a tanti di noi.
E questo auguro anche a te: di smarrirti, di cadere negli abissi e in quegli abissi ritrovarti come mai avevi fatto prima.
(Monica Grando)

È stato proprio in un momento per me particolarmente buio che qualcuno deve aver ascoltato le mie silenziose richieste di aiuto, facendomi giungere parole dolcissime, come quelle di questa poesia:
REGOLE PREVENTIVE PER NON AMMALARSI
Mantenere le distanze
dai pensieri tossici
dal senso di colpa
e dalla vergogna.
Non mescolare i tuoi sogni
con chi non ne ha mai realizzato
uno suo.
Igienizzare gli angoli del cuore
da chi hai lasciato andare.
Coprirsi gli occhi
davanti all'ipocrisia
e procedere.
Coprirsi la bocca
davanti alle provocazioni
e procedere.
Coprirsi le orecchie
davanti alle critiche sterili
e procedere.
Far entrare aria
e spalancare le vedute strette.
Scegliere 5 persone
migliori di te in fatti e parole
e offrirgli un posto
a tavola e nel tuo cuore.
Evitare in ogni modo il contatto
con i qualunquisti,
i perbenisti,
i pressapochisti,
con quelli in cerca di una scusa,
con gli adagiati
sul divano del lamento.
Farsi contagiare
solo dagli inquieti, dai poeti,
dagli acrobati del possibile,
dagli smaniosi,
da chi non vede l’ora.
Se non ne conosci nessuno,
cercali.
Di gente che vuole vivere
è pieno il mondo.
(Manuela Toto)

Cerca il tuo cerchio magico di Anime affini
Se ancora non li hai trovati, cercali davvero gli “acrobati del possibile”, lasciati contagiare dalle follie dei sognatori “smaniosi”, offri loro “un posto a tavola e nel tuo cuore” come ho fatto io con alcune splendide persone alle quali dedico questo brano, intitolato “Scegli i tuoi pari”, tratto da un libricino che si legge in un’ora me che è una chicca, dal titolo “Donne al quadrato” di Antonia Storace:
Immagina di avere il supporto di un gruppo di pari così, un cerchio magico di Anime affini, ognuna delle quali riesce, a suo modo, non solo ad incoraggiarti e aiutarti nel raggiungimento dei tuoi obiettivi o dei tuoi sogni, ma anche a farti sentire la propria vicinanza durante un periodo difficile, una giornata storta o una nottata insonne.
Immagina un Mondo Nuovo in cui ognuno di noi possa contare sul calore di una tale rete di sostegno.

Immagina la gioia di cominciare a costruirlo tu per primo quel Nuovo Mondo, a partire da piccoli, piccolissimi gesti di accoglienza e gentilezza, come pronunciare o scrivere frasi tanto semplici quanto significative come: “Ti ascolto”, oppure “Se vuoi sfogarti e se ti va che ci sentiamo, fammelo sapere” o anche solo “Sai che ci sono” o “Io sono qui”.
"Io ci sono".
È una delle frasi d'amore più potenti del mondo.
Sono con te quando cadi, quando ti rialzi, quando prendi una strada diversa dalla mia, quando stai combattendo, quando sei perso, quando stai scoppiando di gioia.
Anche e soprattutto quando non ti capisco.
Io ci sono. Proprio lì quando pensi di essere da solo, quando il mondo ti sta cadendo addosso, quando devi prendere una decisione, quando sei malato o quando vedi tutto nero.
I miei pensieri, le mie preghiere e il mio sentire sono per te.
Provate ora a pensarvi nel più profondo buio interiore.
E in quella melma pesante e nera vedervi accerchiati da un esercito di anime pronte a sorreggervi.
Solo con il loro esserci.
Per voi.
Con un cerchio d'amore così vigoroso si può affrontare qualsiasi prova della vita.
Ora più che mai si ha bisogno solo di questo.
Di vera presenza.
Di vero amore.
Di unione di anime.
Abbracciamoci allora.
Con le menti, con i cuori, con i corpi.
E diveniamo intrecci così potenti e forti da non farci portare via dal vento della tempesta.
Insieme possiamo essere radici.
Di una pianta nuova.
(Elena Bernabè)

Guardalo con nuovi occhi e l’Universo tornerà a girare in sincrono
A volte basta davvero un piccolo gesto di vicinanza o accoglienza, un minuscolo consiglio o qualche semplice parola di incoraggiamento pronunciata da un’Anima amica nel momento del bisogno, per innescare un cambiamento di prospettiva tale da trasformare in un nuovo inizio ciò che prima sembrava destinato a un declino irreversibile.

E cosi si comincia a intravedere, anche nel dolore, l’alba di una nuova possibilità, o addirittura quell'opportunità di cui un giorno poter essere grati.

E magari questo nuovo atteggiamento fa scattare anche la Magia, perché trova inaspettatamente conferma nelle parole di una canzone che ci coglie di sorpresa, come “L’alba” di Jovanotti, ascoltata già un milione di volte nel solito CD che teniamo fisso nello stereo della macchina, come un segnale o un messaggio che era sempre stato lì, ma che non avevamo mai "sentito" risuonare con una tale potenza fin dentro alle ossa:
Non si può tornare indietro
non si può tornare indietro
nemmeno di un minuto
è la regola di questo gioco […]
Non si può tornare indietro
e strade sono piene di detriti
macerie di un passato che un giorno
era stato un futuro entusiasmante
Quante cose non ci siamo detti
per paura di non essere capiti
troppe volte non ci siamo rivelati
per paura di venire giudicati
attraverso tribunali improvvisati
che condannano già prima di sapere
Ma….
c'è ancora un margine
per cominciare a vivere
con gli sguardi che si incrociano a metà
nello spazio della dignità […]
L'alba è già qua
per quanto sia normale vederla ritornare
mi illumina di novità
mi dà una possibilità...
(Jovanotti)

Se anche solo per un attimo percepiamo che l’Universo ricomincia a parlarci attraverso un segnale, come questa canzone, pian piano possiamo tornare a rassicurarci e a nutrire una timida fiducia nella Vita, rendendoci conto di essere sulla strada giusta per affrontare al meglio il dolore: la strada dell’Amore.

L’Amore è la cura per ogni ferita
La cura è sempre l'amore, Viola.
Dove c'è una ferita tu ponici sopra amore. Accarezza con intento del cuore la cicatrice. Non chiede altro che essere amata. Guarda alla tua ferita con occhi pieni di amore, come fosse la cosa più bella del mondo.
Perché in effetti lo è. Perché dove c'è una ferita, dietro c'è vita. C'è qualcosa di più profondo che chiede di essere visto e risolto attraverso l'energia di amore.
Che sia una ferita del corpo, del cuore o dell'anima ciò che chiede è di essere amata.
E puoi amare le ferite dell'altro se prima hai amato le tue.
Se per primo hai amato il tuo dolore, quello dell'altro non ti farà paura. Lo guarderai con tenerezza perché è così che hai guardato per primo te stesso [...]
Credimi, nessun trauma, cicatrice, dolore si cura se non attraverso l'amore.
Nessun segno del corpo e dell'anima è a caso. Sta lì a richiedere gentilezza, fiducia e compassione.
Ogni fiore sboccia se ad accarezzarlo è il calore del sole. Ogni volto sorride se a toccarlo sono mani piene di amore.
Prima di amare il tuo dolore, lo devi attraversare. Non c'è altra via. Prenditi del tempo, quando affiora il dolore sgancialo da persone o eventi, ascolta solo il dolore. Se farai questo più volte al giorno, ad un certo punto al dolore seguirà uno stato di vuoto interiore. Mi raccomando ascolta il tuo dolore senza farti nessuna domanda. Non avere aspettative, non pensare che ti porti risposte.
Da ogni dolore si rinasce, di questo sono certo e la natura è una grande maestra in questo. Impara da lei Viola. Chi riesce a rifiorire dopo un grande dolore sta facendo un grande dono a tutta l'umanità. Il tuo compito ora è percepire la tua sofferenza fino a sentirti vuota ed entrare nel regno del "nulla senza fine” che nell'albero della vita dei cabalisti è il tredicesimo attributo di Dio.
Entra in quel dolore e rinasci.
Leo
(Monica Grando - Abitare l'amore)

Dipinto di Anke Gladnick, "Kintsugi"
Lasciati attraversare dal dolore se vuoi liberartene
Sì, è vero: prima di poter rinascere, il dolore va vissuto e attraversato fino in fondo, lasciandolo penetrare in ogni cellula del nostro corpo, in ogni fibra dei nostri muscoli, con la consapevolezza che solo guardandolo, sentendolo e rimanendo in ascolto della sua lezione, senza scappare, potremo superarlo e trasformarlo in oro come nell’antica arte giapponese del Kintsugi, curandolo appunto con l’Amore.
La tua ferita non sarà sanata dal tempo,
né da un lavoro frenetico,
né da una nuova avventura d'amore,
né dalle feste, né dal denaro.
La tua ferita comincerà a guarire
quando la guarderai,
quando ascolterai e farai tuo il messaggio
che ti ha portato questo Maestro
chiamato dolore.
(Corazon Medicina)
Solo dopo essersi lasciati attraversare dal dolore è possibile liberarsene.
E allora la vigliaccheria si trasmuta in coraggio, l'incapacità di affrontare quel dolore lascia spazio alla forza di restare per farsene carico.
E allora la paura della sofferenza, della malattia o della morte si trasforma in accettazione della situazione e, soprattutto, in gratitudine per i momenti di benessere e per ogni attimo di Vita che ancora ci è concesso.
E allora l’incapacità di esprimere emozioni si tramuta in apertura del cuore per poter affrontare anche argomenti difficili e dolorosi, con tutta la sensibilità e la delicatezza di cui saremo capaci.

Cerca il dono nascosto nel dolore
Tutto succede per una ragione e anche le "cose brutte" possono diventare fonte di grande crescita e positività, anche se sul momento non sembra assolutamente possibile.
In ogni avversità si nasconde il seme di un beneficio maggiore
(Napoleon Hill)
Nei momenti difficili mi sono spesso ripetuta questa frase come un mantra e, ora più che mai, voglio continuare a farla mia, insieme alla capacità di accettazione, che non significa rassegnazione, ma possibilità di sostituire alle domande destinate a rimanere senza risposta, come: “Perché mi è successo questo? Perché proprio a me? Perché proprio a lei o a lui?” altre domande più utili e costruttive come ad esempio: “Cosa mi può insegnare questa situazione? Cosa posso trarne di buono? Quale è il "dono" che io e solo io posso scorgervi grazie alla mia esperienza pregressa, che in qualche modo forse giustifica il fatto che questa cosa sia successa a me e non ad un altro?”
Perché il dono c'è sempre, bisogna solo imparare a trovarlo.
Forse bisognerebbe allenarsi fin da piccoli in questa “caccia al tesoro”, per sviluppare questa capacità proprio come un muscolo utile per vivere meglio.
Talvolta il dono può essere qualcuno che conosciamo appena ma con cui entriamo magicamente in confidenza, come se avesse la specifica funzione di farci fare un piccolo passo in avanti o un vero e proprio "salto quantico" nel nostro percorso di evoluzione:

(Monica Grando - Abitare l'amore)
Talvolta il dono è, come già detto, un intero gruppo di pari di cui essere grati, o un unico amico di vecchia data che ci tende la mano, ci sussurra all'orecchio "Ehi, come va?" o magari ci consiglia una musica o un libro.
Talvolta il dono è la possibilità che gli eventi dolorosi ci offrono di trasmutare in autenticità quella tanto diffusa quanto deleteria abitudine di “mettere la polvere sotto il tappeto” per non parlare dei propri problemi, per paura di soffrire o di farsi vedere vulnerabili.
Talvolta il dono è semplicemente il fatto di darsi il permesso di essere fragili e concedersi la libertà di provare dolore e di esprimerlo, dopo anni passati a reprimere le lacrime per apparire forti e sicuri di sé, anziché semplicemente umani.
Talvolta il dono è la necessità di fermarsi e dedicare del tempo a ciò che avevamo trascurato troppo a lungo: la famiglia, la salute, se stessi, la propria capacità di comunicare ad un livello più profondo e di esprimere Amore.
Talvolta il dono è proprio l'opportunità di dare e ricevere Amore, prendendosi cura delle persone che per noi contano davvero, o lasciando che siano loro a prendersi cura di noi; o dare e ricevere aiuto, nelle sue infinite declinazioni possibili.
Ogni dolore ha il suo dono da trovare.
E in ogni dono ci sarà sempre un po' d'Amore.
E sarà proprio quella piccola o grande dose di Amore la medicina giusta per guarire il dolore, sia esso fisico, mentale, emotivo o spirituale.

L’Amore è la cura e curare è amare
E se da una parte l’Amore cura, dall'altra “curare è la declinazione concreta del verbo amare”, come scrive Antonia Storace nel libro "Donne al Quadrato":

Impossibile non pensare ai dolcissimi versi di una delle canzoni d’amore più belle di tutti i tempi, “La cura” di Franco Battiato:
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io avrò cura di te.
(Franco Battiato - La cura)

Auguri per un nuovo anno pieno di Amore, come te
Potrei chiudere in bellezza questo articolo un po’ sdolcinato con questo capolavoro della musica italiana, ma vorrei condividere ancora un piccolo brano, tratto sempre dal meraviglioso libro “Abitare l’Amore” di Monica Grando, in modo da offrirti, come mio ultimo dono del 2021, un augurio speciale per un nuovo anno, che sia davvero pieno d’Amore, come te:
Ti auguro di splendere della stessa luce che ho visto nei tuoi occhi.
Di essere quella luce e di donarla al mondo.
Ti auguro che qualcuno ti ami con l'intensità con cui si ama Dio.
E di avere le opportunità giuste che ti facciano crescere.
Ti auguro che la gente si avvicini a te perché sente che tu sei amore
e che da quell'amore vuole farsi abbracciare.
Ti auguro di sentirti sempre al posto giusto, di sentire sempre di meritare il meglio
e di seguire i segnali che l'universo manda per te.
Ti auguro di stare sempre nell'amore.
Perché tu sei amore.
(Monica Grando - Abitare l'amore)

Fonti
https://www.facebook.com/armonia.naturale/posts/3848988891819577
Poesia di Manuele Toto "REGOLE PREVENTIVE PER NON AMMALARSI"
https://www.facebook.com/sottolescale/posts/632811840681211
https://www.youtube.com/watch?v=_Qs0M0p9D1E
Post di Elena Bernabè - 14/12/2021 - "Io ci sono"
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=767545300836429&id=100027428996048
https://m.youtube.com/watch?v=B--zp1sDsOQ
Libri citati:
Autrice: Antonia Storace
Editore: Viola Editrice
"Donne al quadrato" come la tempra inesauribile delle donne, che dopo le cadute diventano più forti come figlie e come amanti, mantenendo e rafforzando la dolcezza che, mista alla sensualità, crea un connubio vincente: la Donna Donna. La Donna al quadrato.
Autrice: Monica Grando
Editore: Anima Edizioni
Ci sono anime che arrivano a te per illuminare. Che arrivano per accendere quella luce eterna che brilla nel tuo cuore.
Ci sono legami così indissolubili che superano lo spazio e il tempo. Sono gli incontri di quelle anime talmente legate da promettersi di incontrarsi in ogni vita per assaporare anche solo per qualche istante quell'abbraccio che profuma di ricordi passati.