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Cambio vita e lavoro con un blog? 

Ricordo, come se fosse ieri, quel pigro martedì pomeriggio di fine febbraio. Talmente pigro da permettermi di non lavorare e accompagnare mia figlia in piscina, cosa che ero solita delegare, dovendo sempre fare "qualcosa di più importante per lavoro".

E mentre la guardavo scivolare sull'acqua con uno stile così elegante e fluido da farla sembrare immersa nel suo habitat più naturale, mi auguravo che riuscisse ad appassionarsi al nuoto al punto tale da volerne fare una professione: del resto avevo sempre pensato che le persone più felici del mondo fossero quelle capaci di trasformare la propria passione in un lavoro.

Io non c’ero riuscita.

Anzi, a dire il vero, cominciavo proprio ad essere stufa del mio lavoro…

E infatti ero appena rientrata da un weekend trascorso con il mio compagno presso il "PeR - Parco dell’Energia Rinnovabile" a seguire un corso intitolato: “Cambiare vita e lavoro”, tenuto da un imprenditore illuminato che, dopo anni di stressante carriera da manager nel settore alberghiero, si era ritirato nel silenzio della campagna umbra, per dar vita ad una sorta di agriturismo didattico a basso impatto ambientale.

Un sogno divenuto realtà.

La cosa più bella, originale ed entusiasmante di quel corso era stata secondo me la cosiddetta Jam-session  finale, un momento nel quale ogni partecipante aveva provato a raccontare il proprio sogno e tutti gli altri, a turno, avevano fornito dei feedback utili per concretizzarlo.

Come scrisse Marica nel suo bellissimo articolo "Il laboratorio dei sogni liberi", intorno a quel tavolo quella domenica pomeriggio circolava l'energia dei sogni liberi in cerca d'azione:

Immaginate adesso che ciascuna di quelle persone intorno al tavolo vi aiutasse a sognare il vostro sogno, a chiarirlo meglio, a strutturarlo, a impaginarlo, a riordinarlo. A cominciare a dargli un nome e un carattere. Proprio quello che volevate oppure nel modo che non avevate ancora pensato.

In quell'occasione io, piuttosto timidamente, avevo espresso il vago sogno di fare un lavoro utile, indipendente, che mi permettesse di unire come un filo rosso tutti quelli che fino ad allora erano stati i miei vari interessi, a partire dalla Fisica, fino all'Ambiente, passando per la mia più grande passione, la Lettura, che nel tempo mi aveva portato ad approfondire aspetti sempre meno fisici e sempre più metafisici o spirituali, legati al benessere non solo del corpo e della mente, ma anche dell'anima.

Avevo infine aggiunto che mi sarebbe piaciuto trasmettere agli altri le conoscenze via via acquisite, magari mediante la formazione o la scrittura.

«Perché non provi ad aprire un blog?» mi disse un partecipante al corso di nome Vincenzo, come il mio primo amore delle elementari...

Aprire un blooog?? Iooo? Riservata e introversa come sono?

Sinceramente non ci avevo mai pensato, anche perché credevo potesse trattarsi al massimo di un passatempo, che non mi sembrava possibile trasformare in un vero e proprio lavoro...

Quindi lì per lì, presi qualche appunto e ringraziai per il suggerimento, ma lo accantonai subito, anche se forse, sotto sotto, visto il mio amore per la scrittura, l'idea non mi dispiaceva affatto...

Il sogno di scrivere me lo portavo dietro dall'adolescenza in effetti, ma se ne stava ben chiuso in un cassetto, a prendere la muffa, tra le cose ormai considerate “impossibili”…

Fino a quando, a distanza di due giorni, nell'atmosfera calda e umida della piscina, dopo aver fantasticato sulla futura carriera da campionessa olimpionica di mia figlia, i miei pensieri mi riportarono agli stimoli ricevuti al corso e alle parole del mio compagno che, sulla via del ritorno, suonavano più o meno così: «Tu hai un sacco di esperienze, conoscenze e consapevolezze, ma non riesci a “metterle in pratica”, questo è il tuo più grande problema».

E dovevo ammettere che in fondo aveva ragione...

Cominciai a ripensare ai vari corsi che avevo seguito a partire dall'Università e mi resi conto che erano talmente tanti da non riuscire a tenerne il conto a mente. Dovevo scriverli e metterli in ordine cronologico, almeno quelli più significativi, per cui tirai fuori dalla borsa la mia agendina da brava programmatrice e iniziai a scarabocchiarli nero su bianco:

agendina elenco corsi

dopo la Laurea in Fisica Applicata, tralasciando il corso di una settimana a Legambiente sulle energie rinnovabili e altri innumerevoli corsi più brevi in materia di comunicazione ed educazione ambientale, avevo dedicato un anno al corso di formazione professionale "Progettista e valutatore in ambiente e-learning" per imparare a realizzare corsi online, poi un altro anno per il conseguimento del Master in "Comunicazione e giornalismo scientifico" ed in entrambi i casi era stato necessario cimentarsi anche in uno stage finale.

Avevo inoltre dedicato una settimana al corso sulle certificazioni ambientali e qualche mese al Master per Esperto Ambientale; avevo partecipato anche ad un corso per corrispondenza sulla scrittura e la poesia e a più di un'edizione di un divertente corso per “Genitori efficaci e consapevoli”.

In mezzo a tutta questa formazione, c'erano state anche esperienze di altro tipo: dalle sedute di ipnosi regressiva a quelle di yoga, dagli incontri buddhisti a quelli su Bruno Groëning, passando per l'acquisto di meditazioni audio per arrivare infine al corso sul cambiamento di vita e lavoro. E ancora non potevo sapere che anche in futuro avrei continuato questa mia stramba ricerca, imbattendomi per esempio nei seminari e nelle sedute di respirazione circolare consapevole o rebirthing.

Dall'elenco che stilai a lapis sulla mia agenda emergeva una triste verità: tra i corsi più impegnativi, solo quello sulle certificazioni ambientali aveva trovato una successiva e sostanziale “applicazione pratica”  al mio lavoro, o meglio alla parte più noiosa del mio lavoro, l’unica che non avevo scelto io, ma che mi era "capitata" per coprire un vuoto che si era venuto a creare tra il personale del Comune nel quale prestavo consulenza ormai da anni, tra un incarico precario e un altro.

Infatti, dopo la mia laurea in Fisica, discussa con un bel pancione di 7 mesi, per circa 3 anni mi ero dedicata a mia figlia, in attesa di potermi organizzare per un futuro lavoro tutto da inventare e, dopo un'odissea di corsi, alla fine mi ero “riciclata” nel settore ambientale, convinta così di potermi rendere utile partecipando attivamente alla costruzione di un mondo migliore. Avevo quindi aperto la partita IVA per esercitare la libera professione nel settore dell'educazione ambientale nelle scuole e in quello delle certificazioni ambientali per la Pubblica Amministrazione.

Eppure, prima di scrivere quell'elenco, non mi ero mai veramente resa conto del fatto che non solo, come ben sapevo, non avevo dato alcun seguito ai miei "7 anni di studio matto e disperatissimo" della Fisica (a parte qualche ripetizione alle figlie delle amiche), ma che anche ogni successiva scelta fatta nel mio percorso di studi e di conoscenza era miseramente sfociata nel nulla… nel vuoto più totale…

Come era stato possibile non essermene mai accorta?

Non sapevo che cosa pensare... mi sentivo smarrita, stupida, confusa… era come se i miei pensieri non sapessero “dove andare a sbattere la testa”, per cui cercai aiuto in internet, prendendo il cellulare e digitando su Google la frase "incapacità di mettere in pratica".

E fu così che mi imbattei nel blog EfficaceMente (in particolare in questo lungo articolo “Come sviluppare i tuoi talenti: la Teoria delle Incapacità”), dal quale per diversi giorni di fila non riuscii più a staccarmi, tanto ero incuriosita e ammaliata dai numerosi articoli, manuali ed esempi pratici. Oltre a leggere argomenti interessanti e conoscere nuovi libri, iniziai anche a capire che scrivere un blog poteva essere un vero e proprio lavoro.

Col tempo poi mi resi conto che lo specifico lavoro di quel particolare blog poteva rivelarsi anche molto utile, perché il suo autore, Andrea, era davvero in grado di dare buoni consigli e di aiutare concretamente i suoi lettori.

Da allora sono passati poco più di 3 anni, nel frattempo ho compiuto e superato i 40 anni e posso dire che il ben più giovane Andrea ha aiutato anche me:

  • da allora ho letto una marea di libri di crescita personale, molti più di quanti ero solita fare ogni anno, pur essendo sempre stata una lettrice forte; 
  • da allora ho iniziato a dare sempre più frequentemente ripetizioni di matematica e fisica, facendo ogni volta ottenere ottimi voti ai miei allievi (compresa mia figlia, che prima rifiutava sempre il mio aiuto);
  • da allora ho avuto l'onore di essere invitata a parlare del mio lavoro ad un workshop che si è tenuto presso il Ministero dell'Ambiente, dove il mio intervento ha ricevuto i complimenti degli esperti di certificazioni ambientali dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che negli anni successivi hanno addirittura dato seguito e “messo in pratica” alcune idee da me suggerite in quell'occasione;
  • da allora ho smesso di fumare;
  • da allora ho avuto il coraggio di reinventarmi nuovamente in molti modi, all'epoca assolutamente impensabili:
    • mi sono rimessa a studiare per imparare a creare un blog;
    • ho superato senza alcuno sforzo la selezione per curriculum e colloquio per l’affidamento di un incarico professionale presso l'Ufficio Ambiente del mio Comune (la terza selezione in circa 10 anni di incarichi vari);
    • mi sono iscritta nelle graduatorie di terza fascia per docenti ed ho ottenuto subito due supplenze annuali, la prima al Liceo Scientifico (che era la mia scuola preferita) e l'altra al Liceo Artistico;
    • sono diventata mamma del terzo figlio, quando la prima figlia aveva poco più di 16 anni e il secondo ne aveva poco meno di 8;
    • mi sono dimessa dal mio ultimo incarico in Comune, con piena consapevolezza e assoluta gioia, per dare la priorità al Miracolo della Vita che portavo in grembo;
    • sono diventata autrice di questo mio blog, che finalmente mi permette non solo di unire i miei puntini e di "mettere magicamente in pratica” tutte le conoscenze acquisite nel corso dei miei vari studi, ma anche di trasformare in un lavoro la mia passione sempreverde per la lettura e quella ormai quasi dimenticata per la scrittura.
  • Certo in tre anni è normale cambiare e migliorare e sicuramente non tutto il merito dei miei progressi è da attribuire al blog di Andrea o al precedente corso sul cambiamento di vita e di lavoro, visto che nel frattempo ho avuto altre esperienze significative che hanno indubbiamente contribuito a farmi evolvere, come ad esempio la scoperta della respirazione circolare consapevole, la pratica della meditazione o quella della gratitudine, delle visualizzazioni o delle affermazioni, la condivisione di interessi con un affiatato gruppo di amiche, la frequentazione di ulteriori corsi online e la lettura di numerosi libri, la partecipazione al Dreamers’ Day - la giornata dei sognatori pragmatici, la nuova maternità ad un’età più matura ecc.

    Ma tutto ciò non credo che sarebbe stato possibile se quel weekend non avessi partecipato al corso al PeR e se quel pigro martedì di fine febbraio non avessi preso veramente coscienza della mia "incapacità di mettere in pratica" e non mi fossi decisa a cercare aiuto in internet per iniziare a cambiare.

    Iniziare un nuovo cammino spaventa, ma dopo ogni passo ci rendiamo conto di quanto fosse pericoloso rimanere fermi.

    (Roberto Benigni)

    Ed ora che sono profondamente cambiata, posso dire di essere davvero felice.

    Ed è proprio per questo che adesso, a mia volta, con questo mio blog mi propongo di offrire un piccolo aiuto a chi, come me quel giorno, potrebbe domani trovarsi spaesato a cercare risposte online: mi sembra quasi doveroso mettere questa mia ritrovata felicità al servizio del mondo per catalizzare e favorire cambiamenti positivi, come quelli che hanno caratterizzato il mio percorso e che ho imparato ad affrontare senza paura e con piena fiducia nella Saggezza della Vita e nella perfezione della Natura.

    Del resto, anche se sono anni che ci penso, a darmi la spinta per iniziare a scrivere in maniera più seria, rispetto ai semplici scarabocchi lasciati qua e là su vari quaderni, sono state soltanto alcune recenti parole, parole piene d’amore e di bellissime coincidenze con questo mio progetto “segreto”, parole scritte per il mio ultimo compleanno dalle mie più care amiche, che erano del tutto all'oscuro della mia idea di blog e dell’ultima versione da me scelta per il suo nome: www.riequilibrarsi.com ovvero "RiEquiLibrarsi - Risorse Esperienze Libri per vivere meglio", visto che siamo tutti un po’ squilibrati e che secondo me i libri possono rappresentare un valido aiuto per riequilibrarci… o almeno così è stato per me.

    Ma ecco le splendide parole delle mie amiche:

    "Chi legge i tuoi stessi libri ha una mappa per la tua anima".

    "Il tuo sguardo riflette l'unicità della tua anima che onoro ogni volta che ti incontro, mi dai equilibrio, fiducia, accettazione e soprattutto mi dai la speranza che tutto sia fattibile, possibile, realizzabile".

    "19-19: suggerisce che una o più fasi significative della tua vita si stanno chiudendo. Sappi che questo sta accadendo per permetterti di esprimere Chi Sei Veramente. Queste conclusioni stanno aprendo la via per seguire i veri desideri della tua Anima. [...] Intraprendi un progetto relativo alla spiritualità se ti senti chiamato a farlo. 19-19 è un segno per gli Operatori di Luce di rimboccarsi le maniche, risplendere nella propria Bellezza Divina e fare da Luce agli altri."

    È proprio questo ciò che voglio fare tramite questo blog: aiutare gli altri a vivere meglio, tramite la condivisione delle mie letture e il racconto delle mie o delle altrui esperienze, aiutare soprattutto le donne ad avere fiducia nelle proprie potenzialità, a credere in se stesse e nella Vita, a sapere che tutto è possibile, a qualunque età, e che esiste un modo migliore di vivere, più luminoso e vero, più equilibrato e armonioso, un modo di vivere che mette al centro noi stesse e i nostri valori, i nostri figli e le nostre passioni, il nostro piacere e la gioia della connessione e della condivisione.

    Un modo di vivere che può essere facilmente acquisito grazie alla lettura di libri utili, o di storie di cambiamento come quelle di cui parla Filomena Pucci nel suo libro “Quello che ti piace fare è ciò che sai fare meglio” che, insieme al suo TEDx intitolato “L’impresa al femminile parte dal cuore", ha contribuito ad ispirarmi e motivarmi a dare una forma concreta alla mia embrionale idea di blog:

    Trasformare il nostro piacere nel nostro quotidiano non sarà un evento né istantaneo né perenne, sarà invece l’applicazione pratica di quel grandioso insegnamento di Gandhi, che tanti conoscono ma pochi incarnano nel loro agire: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” sapendo che “qualsiasi cosa tu faccia sarà insignificante, ma sarà molto importante che tu la faccia”.

    (Filomena Pucci)

    Che bella “applicazione pratica”!! Per una che, pur essendo laureata in Fisica “Applicata”, ha difficoltà a “mettere in pratica”, non poteva esisterne una migliore!

    Tra l'altro mi sembra anche molto connessa al pensiero di Madre Teresa di Calcutta, la quale sosteneva:

    Ciò che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.

    (Madre Teresa di Calcutta)

    Per concludere, a proposito di connessione, 1919 non è soltanto un doppio numero riferito alla data del mio ultimo compleanno, 19 maggio 2019, ma è anche l'anno di nascita di mia nonna, che quest'anno ad ottobre avrebbe compiuto 100 anni... con questo blog sarà bello anche riscoprire e condividere la connessione con i miei nonni... Come? 

    Lo scopriremo solo leggendo


    Libri citati:

    Quello che ti piace fare è ciò che sai fare meglio

    Autrice: Filomena Pucci

    Editore: Fabbri Editori

    Come ogni donna può far rifiorire (e fruttare) la propria vera passione.

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    1. Il piacere e’ enorme nel vedere la realizzazione di questo progetto che assume un significato piu’ profondo, personale.

      “Un viaggio di mille miglia inizia con il primo passo” diceva Lao Tzu e questo vale anche per il viaggio del cambiamento e della consapevolezza di noi stessi. E non e’ mai troppo tardi per iniziare il cammino!

      “Siate il meglio di qualunque cosa siate. Cercate ardentemente di scoprire a cosa siete chiamati, e poi mettetevi a farlo appassionatamente” (D. Malloch/M.L.King)

      Il germoglio e’ fiorito e adesso riusciamo a vedre, tutti quanti, i suoi colori meravigliosi.

      A presto.

      Francesca

      1. Grazie di cuore per questo splendido commento, che mi riempie il cuore di gioia e impreziosisce il blog di bellissime citazioni!
        Un abbraccio e a presto
        Linda

    2. Brava Linda, bellissimo progetto. Avere il coraggio e la forza di cambiare presuppone l’aver maturato una grande consapevolezza interiore.

      1. Ciao Nicola, grazie del tuo commento, sono felice che il mio progetto ti piaccia! Il cambiamento talvolta spaventa, ma spesso nasconde anche belle sorprese! Spero di risentirti presto!
        Linda

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