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3 piccoli regali per un Natale diverso


Newsletter del 24 dicembre 2020



Ci stiamo avvicinando alla notte di Natale e, quest’anno più che mai, dopo mesi sfidanti e difficili per il mondo intero, in tempi di paura, incertezza ed isolamento, non riesco ad immaginare un dono migliore di una poesia, una musica o un libro.


Pensieri, parole e suoni per aprire la mente verso nuove prospettive, dare un senso a ciò che ci capita, imparare ad affrontare le difficoltà con ottimismo e fiducia, esplorare orizzonti sconosciuti dentro e fuori di noi, volare con la fantasia lontano dai problemi quotidiani o, al contrario, osservarli più da vicino o con nuove lenti, per cercare di capirli e superarli meglio...


Ecco dunque i miei tre doni per te, tre regali piccoli e semplici che possono raggiungerti nonostante la lontananza, nonostante le restrizioni, nonostante questo Natale a dir poco “diverso”:

una risorsa, un’esperienza e un libro per vivere meglio.


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Inizio quindi portandoti in dono una semplice riflessione, mediante una risorsa web artisticauna poesia che, pur non essendo mia, mi risuona in modo particolare in queste feste che dovrò trascorrere lontano dai miei genitori anziani e dalla mia sorellina:

Sai quando ti mancherà il Natale?
Quando ti accorgerai che riuscire a riunire
tante persone speciali, sotto lo stesso tetto
è un piccolo miracolo difficile da compiere.
Un tempo sognato che quasi mai si avvera.
Esserci tutti
ricordatelo sempre
è una fortuna che capita poche volte
nella vita.
E andrebbe celebrata invece che schernita
per ogni suo istante
goduta, invece che snobbata
respiro dopo respiro
attimo dopo attimo.


Sai quando ti mancherà il Natale?
Quando stupidamente
penserai di non avere più l’età giusta
per emozionarti.
Quando ti mancheranno
e credimi, ti mancheranno come l’aria
tutti quei profumi
quelle risate
quella semplicità
quelle scene a volte grottesche
delle persone anziane e dei parenti buffi
che un giorno potevi abbracciare
e invece hai lasciato fuggire via.
Non sono le luci
non sono gli addobbi
non sono i regali
sono le persone, a fare il Natale.


E se oggi hai ancora il tuo Natale
da stringerti e da regalarti
sappi di essere una persona fortunata.
Anche se la tredicesima è sparita
prima ancora di arrivare.
Anche se i problemi, le paure
le ansie e le difficoltà
sembrano darsi tutte quante appuntamento
quando cerchi di pensare
per una volta tanto
ad essere felice.
Proprio per questo ti dico: respira, respira forte.
Perché ciò che sentirai passarti nelle ossa
è una magia di quelle
che svaniscono in un attimo
e poi, credimi
si rimpiangono per sempre.


(Andrew Faber)


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Volendo invece suggerirti un’esperienza per vivere meglio, ti invito ad ascoltare una musica, una playlist di circa 10 minuti di Translational Music, dal titolo “Resilienza a 432Hz”, del musicista e biologo molecolare Emiliano Toso, un artista contemporaneo che amo e che ascolto sempre con molto piacere, godendo dei benefici che, in base ai più recenti studi di epigenetica, queste particolari frequenze sembrano avere sui nostri corpi, entrando in risonanza con le membrane cellulari.

Puoi ascoltarla a questo link.

Se ti piace questo genere di musica, ti segnalo di seguito i link per acquistare i CD di questo artista, grazie ai quali potrai arricchire i tuoi momenti di relax o riflessione, le tue sessioni di meditazione o yoga, le tue passeggiate in mezzo alla natura o in riva al mare:

CD di Emiliano Toso su AMAZON

(tra l’altro se hai l’abbonamento Amazon Prime, potrai ascoltare quasi tutti i suoi brani in streaming)

CD di Emiliano Toso su Macrolibrarsi

(qui puoi ascoltare anche una video-intervista al musicista)


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Concludo suggerendoti un libro per vivere meglio, un libro che ho letto tanti anni fa e che adesso è disponibile in versione digitale scaricabile gratuitamente da chiunque, anche dai tuoi cari, se a tua volta vorrai offrirglielo in dono.

A distanza di 16 anni dalla morte del grande scrittore e giornalista fiorentino Tiziano Terzano, suo figlio Folco ha deciso, infatti, di “condensare” le eterne parole del suo capolavoro postumo “La fine è il mio inizio”, creandone una versione digitale “redux”, cioè ridotta, per distillare l’essenza del messaggio che il padre volle trasmettergli prima di morire, parlandogli a ruota libera di tutto ciò che gli stava a cuore, dalla storia della sua famiglia e quella del grande viaggio della Vita.

Da quei dialoghi, che proseguirono fino all’ultimo respiro di Tiziano, nacque nel 2006 questo meraviglioso libro-testamento, la cui pubblicazione fu curata dallo stesso Folco, che oggi ha scelto un modo semplice, moderno e giovanile per donare gratuitamente al mondo il suo tesoro più prezioso, proprio in occasione di questo particolare Natale pandemico, durante il quale probabilmente avremo tutti meno occasioni sociali e più tempo per leggere, riflettere e interrogarci. 

Come spiega Folco Terzani, scrittore e documentarista di 51 anni, che per la realizzazione di questo progetto ha seguito il suggerimento ricevuto in sogno direttamente da suo padre Tiziano:

“I mesi che verranno ci vedranno isolati, lontano dagli altri, impauriti e confinati dalla pandemia, ma sicuramente più ricettivi che mai sulle grandi questioni che stiamo vivendo.


Invece di sprecare quest’occasione con l’angoscia dei bollettini giornalieri alla TV o con la rabbia verso coloro che muovono le leve e gli interessi del mondo, questo può essere il momento per riflettere, costretti in un raro silenzio monacale, assieme a un libro-amico, sulle speranze e sugli errori del nostro tempo, sulle sfide che ci stanno davanti e, ancor più, sulle grandi domande che ognuno di noi un giorno si dovrà porre.


Ho tolto il 60% del libro, le bellissime storie in Cambogia, la guerra in Vietnam. Ho eliminato tutto il dettaglio storico per far esaltare il suo messaggio universale, la pozione magica ridotta. Togliendo si capisce di più. Abbiamo liberato il genio dalla lampada. Questo ebook è dedicato ai ragazzi. C'è la voglia di comunicare una visione che non è più politica, non è più economica, ma universale sul senso della vita e sul ritorno alla natura".

Lo stimolo per questo dono arriva senz’altro dalla consapevolezza che ci troviamo in un momento di snodo epocale, che per il suo impatto sul mondo supera quello dell’11 settembre 2001: come per Tiziano Terzani il crollo delle torri gemelle avrebbe dovuto rappresentare per l’uomo moderno una grande occasione per iniziare a pensare e ad agire in modo nuovo, smettendo di reagire alla violenza con altrettanta violenza, così per suo figlio Folco l’attuale pandemia, che sta facendo vivere a tutta l’umanità, contemporaneamente, l’ombra della malattia e della morte "è un'occasione per una presa di coscienzaUsiamola, cogliamo il silenzio, entriamoci dentro. Chiediamoci cosa conta nella vita. Queste erano le riflessioni di mio padre e per questo è importante che questo ebook sia disponibile per Natale. È il nostro dono per le Feste e nasce perché chiunque possa, a sua volta, condividerlo con le persone che gli stanno a cuore".


La versione digitale e gratuita di “La fine è il mio inizio” comprende anche centinaia di foto, alcune inedite, rivisitate dallo stesso Folco con colori che le rendono straordinariamente attuali e vive.


"È stato come togliere la polvere dalle foto, il bianco e nero d'epoca. Le fotografie sono state rielaborate in maniera emotiva, non storica, per comunicare con i giovani.

Quando mio padre era giovane il suo idealismo era politico, ora non è assolutamente così. A far risvegliare i giovani è stata la natura, l'ecologia. Dopo una vita tra politica e giornalismo mio padre è arrivato a una visione molto più grande delle cose che è quella che può dare serenità, speranza e forza. La filosofia perenne, il come vivere bene per morire bene".

Un dono davvero prezioso quindi, non solo per i giovani, ma anche per tutti coloro che abbiano voglia di riflettere sul senso della Vita e sui suoi grandi interrogativi universali.

Il mio libro “La fine è il mio inizio”, in versione originale cartacea del 2006, è pieno di sottolineature: è difficile quindi scegliere i passi più rappresentativi da farti “assaggiare”, perché mi sembra di fare un torto alla bellezza dell’opera nel suo insieme.

Dopo una lunga riflessione, ho deciso però di trascriverne alcune importanti parole che, pur avendo una formazione scientifica, mi sento di condividere in pieno, a maggior ragione dopo un anno come il 2020 e dopo aver appreso, proprio questa mattina, la tragica notizia dell’improvvisa scomparsa di un’amica più giovane di me:

Io non sono antimodernista o antiscientifico, ma di nuovo occorre trovare un equilibrio, cercare la Via di mezzoC’è qualcosa in noi - il cuore, il sentimento dell’amore, l’intuito - che la scienza non prende in considerazione. Non vuole saperne dei sentimenti. Allora, vedi, questo lasciare che la voce del cuore ti parli nessuno lo fa più. Anzi, farlo è considerato un po’ da semplici.

Tu pensa, ci sono grandi scienziati, personaggi che scoprono cose incredibili. Ma non necessariamente perché uno vince il Premio Nobel per la chimica è un maestro, è un risvegliato. Può anche essere un coglione!

L’uomo si illude di conoscere e certamente fa strada sulla via della conoscenza. Ma si rende conto che ogni volta che arriva al limite di ciò che è conosciuto, lo sconosciuto è immensamente più vasto di quello che conosce, che riuscirà mai a conoscere. Sarebbe bello allora accettare che c’è questo mistero, che c’è quello che non capirai mai, e abbracciarlo. Compreso il mistero della morte.

(Lungo silenzio)


Si è giovani e si pensa che la morte è degli altri. Ma se uno imparasse già da bambino che la morte è parte della vita, allora la sua vita sarebbe più ricca, perché conterrebbe questo contrasto, questa dimensione.

Chi parla di morte? Oggi parlare di morte è un tabù come un tempo lo era parlare di sesso. Nell’Ottocento a tavola non si parlava di sesso. Oggi se ne parla liberamente, ma della morte non se ne vuole più sapere.

Vedi, tutto quello che dico porta a qualcosa che è il mio unico vero contributo, credo: guardare il mondo in un altro modo. Guardarlo in un modo più sensibile, in un modo tuo. È lì, meraviglioso. Invece lo guardiamo tutti sempre di più attraverso questi maledetti strumenti tecnologici. Non guardiamo più il mondo com’è, non lo guardiamo con i nostri occhi.

Figlia mia, tu sei una bella donna, madre e giovane. Fermati ogni tanto. Fermati e lasciati prendere dal sentimento di meraviglia davanti al mondo. Senti la pace davanti a queste montagne. Mettiti per un quarto d’ora lì a sentire il silenzio, a sentirlo. Ascolta il silenzio!


Ma chi lo fa?


Drin-driiin! Pa-paa-paaa! Drrr-drrr! Buumm! E il mondo passa. Passano milioni di formiche meravigliose, di farfalle, di fili d’erba, e non te ne sei accorta. E hai perso un’occasione.


Ma lo senti che quello che dico è così banale, così semplice, eppure sembra una grande scoperta?


Quando la gente ha un problema, invece di stare in silenzio ad ascoltare la voce del cuore, esce, va in mezzo alla folla, va al cinema per rintronarsi, per dimenticare. Invece di fermarsi. Fino a che un giorno arriva, un giorno arriva…

FIGLIA: Sì, lo sgomento arriva, prima o poi.

PADRE: E non sei pronto, non hai gli strumenti, non ti sei preparato. Allora, quando hai un problema, fermati. Fermati. Ascoltalo e cerca di trovare la risposta dentro di te. Perché c’è. Dentro di te c’è qualcosa che ti aiuta. C’è una vocina. Ascoltala. Questi la chiamano «Dio», quelli la chiamano qualcos’altro, ma c’è. Sono convinto che è così. [...]


E la regola secondo me è: quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire è una sfida, ma c’è speranza.

L’altra cosa che ripeto, e spero che tu la capisca: bisogna prendersi dei momenti da soli, di silenzio, di riflessione.

FIGLIA: Lo facevi anche da giovane?

PADRE: No, per niente!

(Mia sorella ride. La Mamma ricompare)


MADRE: È pronta la colazione.

FIGLIA: Va bene. Abbiamo fatto una piccola chiacchierata.

PADRE: Ah, figlia mia, è bello che sei venuta a trovarmi. E ricordati, io ci sarò. Ci sarò, su nell’aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio.


Un libro da leggere e rileggere a tutte le età, per riflettere, emozionarsi, viaggiare restando fermi sul proprio divano, aprire gli occhi della mente e del cuore, lasciandosi cullare dalla saggezza di un uomo che ha vissuto appieno la propria vita ed ha affrontato la morte con consapevolezza e serenità, donando al mondo un prezioso testamento spirituale, che continuerà a nutrire ed ispirare uomini e donne per generazioni e generazioni.


Se non l’hai ancora fatto, regalati questo libro e fallo conoscere alle persone che ami.


In formato digitale gratuito e ridotto, o in versione cartacea completa originale. Scegli tu. L’importante è leggerlo, almeno una volta nella vita.


Questo è il link per scaricare gratuitamente la versione digitale “La fine è il mio inizio - redux”:

http://www.tizianoterzani.com/.


Ai seguenti link è invece possibile acquistare il libro originale completo in versione cartacea o e-book, oppure in CD-audio:


“La fine è il mio inizio” (libro o e-book) su AMAZON


"La fine è il mio inizio" (libro) su Macrolibrarsi


"La fine è il mio inizio" (audiolibro) su Macrolibrarsi


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Mi auguro di esser riuscita a farti sentire la mia vicinanza, donandoti, per quanto possibile, qualche risorsa di valore, che spero possa allietare le tue feste!


Ti auguro infine un Natale pieno di tre ingredienti secondo me fondamentali, gli stessi che ho elencato nella poesia scritta in occasione del 101° compleanno di mia nonna, alle soglie del secondo lockdown di questo difficile 2020:

  1. un ingrediente per celebrare il presente: PRESENZA per gustare fino in fondo la dolcezza dei momenti d’amore condivisi in famiglia e con il mondo;
  2. un ingrediente per arricchire il futuro: OBIETTIVI a breve e lungo temine per impiegare proattivamente pensieri occhi piedi mani e mente;
  3. un ingrediente per onorare il passato: GRATITUDINE per tutto ciò che abbiamo già, persone cose luoghi doti o arti fortune sensi aiuti e facoltà.

Puoi trovare l'intera mia poesia a questo link sulla pagina Facebook “RiEquiLibrarsi – Risorse Esperienze Libri per vivere meglio”.


Auguri di cuore per un Natale speciale! 

 

Linda



P.S.: Se pensi che questi 3 regali possano far felice qualche tuo caro, inoltragli pure questa e-mail!







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