I nostri balconi, le nostre case e le bacheche dei nostri social in questi ultimi mesi sono stati letteralmente invasi da arcobaleni disegnati da grandi e piccini, accompagnati dallo slogan "Andrà tutto bene".

Un messaggio di speranza che nasconde anche molti altri significati, legati ai tanti elementi simbolici dell'arcobaleno, tra i quali si possono evidenziare quelli che meglio si addicono a questo momento storico e alla fiducia in un lieto fine di questa pandemia:
1. l'arcobaleno come ponte tra due dimensioni, da attraversare per fare il salto di qualità tra due diversi modi di vivere la nostra realtà umana, ovverosia tra la nostra vita “prima” del virus e la vera vita “dopo” il virus, quella che ci permetterà di esprimere la miglior versione di noi stessi e dell'umanità intera: a tal riguardo ho raccolto una serie di riflessioni che ci possono aiutare a vedere “le luci dietro al buio del Coronavirus”;
2. l'arcobaleno inteso come unione tra cielo e terra: a questo proposito ho approfondito la storia della nascita della canzone “L'Arcobaleno”, interpretata da Celentano e scritta da Mogol, che sembra proprio una prova tangibile della possibilità di contatto tra l'aldilà e il mondo terreno;
3. l'arcobaleno come simbolo naturale di armonia e unione perfetta tra vari colori, tra diverse energie, la cui fusione dà origine alla luce e rappresenta quindi una promessa di illuminazione: a questo riguardo ho raccontato alcuni aspetti della storia del grande scienziato Newton che, proprio durante un'epidemia di peste, riuscì ad approfondire le proprie ricerche sulla natura della luce, arrivando a spiegare, tra le tante cose, anche la formazione dell'arcobaleno;
4. l'arcobaleno come arco o mezzaluna che ricorda il ventre di una donna incinta, quindi la femminilità, la creazione, la fertilità e la prosperità, perché tutte noi, donne con o senza figli, abbiamo a cuore il bene delle future generazioni e siamo chiamate a contribuire sempre più attivamente alla costruzione di un mondo migliore: in quest'ottica ho pensato di proporre “Cullare la Vita – Una sorta di manifesto per le madri di un nuovo mondo, quello post-Covid”, una riflessione sulla possibilità di ripensare il nostro ruolo di madri in funzione del bene sia dei nostri figli che del pianeta.

Infine, non possiamo dimenticare che il simbolo forse più frequentemente associato all'arcobaleno è quello della pace, non solo perché la magia della quiete dell'arcobaleno si manifesta tipicamente dopo una tempesta, ma anche per altri motivi, di carattere sia religioso, che scientifico:
- dal punto di vista religioso, infatti, si ricorda che nel racconto del diluvio universale, tratto dall'Antico Testamento, Dio pose l'arcobaleno come sigillo della sua alleanza con gli uomini e con la natura, promettendo che non ci sarebbe mai più stato un altro diluvio del genere: l'arcobaleno è diventato così il simbolo della pace tra terra e cielo e, per estensione, tra tutti gli uomini;
- dal punto di vista più scientifico, i colori dell'arcobaleno sono utilizzati come segno della "convivialità delle differenze" per la loro caratteristica fisica di restituire la luce bianca se fatti roteare velocemente su un disco.
Ecco perché mi piace pensare che la scelta del simbolo dell'arcobaleno, associato allo slogan "Andrà tutto bene", sia dettata non solo dalla speranza di un lieto fine per questa situazione di tempesta-emergenza, ma anche dal desiderio? / bisogno? / consapevolezza? che la conclusione della pandemia possa essere accompagnata anche da una rinnovata capacità umana di fare davvero la pace, in tutti e tre i sensi e i livelli sui quali sembra proprio che il virus ci stia chiamando a riflettere e a migliorarci:
5. pace tra di noi, fratelli della grande famiglia umana, dai membri del singolo nucleo familiare ai popoli più distanti, tutti chiamati ad imparare a vivere in un clima di solidarietà, fratellanza e rispetto per ogni tipo di diversità, necessità e bisogno, con particolare riguardo a quelli dei bambini;
6. pace con Madre Natura, con la quale dovremmo imparare a convivere in maniera più equilibrata, contribuendo, sia individualmente che collettivamente, a salvaguardarne le risorse ecologiche ed ambientali, ricordando che il contributo di ognuno di noi può fare la differenza anche nella soluzione di problemi di carattere globale, come quello dei cambiamenti climatici;
7. pace con la nostra vera natura, di uomini e donne che hanno il diritto di ricercare una più autentica autorealizzazione e uno stile di vita più adatto a noi, che ci permetta di fermarci a riflettere a lungo sui nostri valori, sogni, aspirazioni e talenti, per arrivare a sentire una vera “chiamata” e a scegliere consapevolmente il tipo di vita che vogliamo vivere per poter essere davvero felici.
E così sono arrivata a dedicare all'arcobaleno del Coronavirus un totale di 7+ articoli (+ per questa piccola introduzione), proprio come lo spettro cromatico della luce solare è composto dai suoi 7+ colori (dove il + rappresenta il bianco, dato dalla somma delle altre 7 sfumature).

Solo dopo la stesura di questi 7 articoli ho voluto dare l'avvio al mio blog, perché pur trattandosi di un'idea che mi frullava in testa da molto tempo, fino a quando non mi sono trovata alle prese con il blocco e l'isolamento forzato causato dal Coronavirus, non sono mai riuscita a scrivere molto, a parte qualche articoletto sporadico, elaborato “a spizzichi e bocconi” tra un incarico comunale e una supplenza di fisica alle superiori, tra una ripetizione di matematica a mia figlia liceale, una lezione di pianoforte di mio figlio di mezzo e una poppata o un cambio di pannolino dell'ultimo nato.
A “dare la stura alla scrittura” non credo però che abbiano contribuito soltanto il rallentamento dei ritmi quotidiani e la presenza più assidua del mio compagno in casa, con il quale ho potuto condividere in maniera più equilibrata la cura dei 3 figli: sono convinta, infatti, che il principale responsabile di questa mia voglia e urgenza di creare qualcosa di mio sia da ricercare nel forte impatto emotivo degli eventi internazionali, che mi hanno messo di fronte alla concreta possibilità di lasciare questo mondo senza aver nemmeno provato a realizzare un sogno che avevo chiuso nel cassetto e che finora avevo soltanto rispolverato un po'.
Non rimandare a dopo ciò che puoi fare adesso!
La vita è una fragile foglia dell’albero del tempo, e può staccarsi ad ogni capriccio del vento.
(Omar Falworth)
E se tali articoli si ispirano all'attuale situazione di crisi planetaria è proprio a causa dello strano groviglio di emozioni di questi giorni, come paura e incertezza causate dal virus, sofferenza e angoscia per la morte e i sacrifici di tante persone, ma anche gioia, fiducia e speranza generate dal sorriso e dalla spensieratezza dei miei figli, oppure rabbia e frustrazione provocate dalla mancanza di libertà e dalla convivenza forzata di 5 persone non abituate a stare insieme H24.
Eppure, pur essendo in gran parte incentrati sul tema della pandemia, questi 7 articoli tracciano 7 specifiche linee direttive, che non si discostano affatto da quella che già molto tempo fa era la mia idea originaria di blog, in quanto toccano tutti quelli che sono i temi a me più cari e gli unici sui quali penso di poter portare un mio piccolissimo contributo al mondo, in virtù sia dei miei studi e dei miei interessi, che delle mie esperienze personali e professionali:
- il cambiamento e la ricerca del miglioramento continuo
- la spiritualità
- la fisica e le scienze
- le donne e la maternità
- la famiglia e i bambini
- la tutela dell’ambiente
- la ricerca dell'autorealizzazione.
Mi auguro di poter essere in qualche modo utile anche ad altre persone attraverso questo mio progetto, di cui spero di essere all'altezza. E, se non lo sarò, ci avrò almeno provato e nel frattempo avrò comunque fatto una sorta di viaggio terapeutico attraverso la scrittura, che nel corso della mia vita mi ha spesso aiutato a superare i momenti più difficili e a fare chiarezza tra i miei pensieri: fissandoli, comunicandoli, vivendoli.
Come vedo, pensi più di quanto tu non sappia dire.
Se è così, saprai che non hai mai vissuto appieno ciò che hai pensato, e ciò non è bello.
Soltanto il pensiero vissuto ha valore.
(Hermann Hesse)
Scrivere, per me, vuol dire semplicemente, pensare con le dita.
(Isaac Asimov)
Dopo aver concluso la scrittura dei 7 articoli e di questa loro introduzione, che individua il loro filo conduttore nei colori dell’iride e nello slogan “Andrà tutto bene”, non c'è niente di più bello ed incoraggiate che leggere la notizia della recente apparizione nei cieli del Veneto di un raro arcobaleno rovesciato, che sembra un meraviglioso sorriso nel cielo!
Un segnale di ottimismo e speranza inviato direttamente da Madre Natura?
Io dico proprio di sì!
Fonti
https://www.greenme.it/informarsi/universo/arcobaleno-rovesciato/
Beh… cara amica si vede quanto ti piace scrivere….❤️E devo dire che ho letto tutto con molto interesse… 😘
Grazie cara Patrizia! Sì scrivere mi è sempre piaciuto molto e mi fa davvero piacere sapere che hai letto con interesse!Un bacio e a presto!